giovedì 25 giugno 2015

CONSIGLIO - Dietro le Stagioni di Francesco Aprile (iQdB edizioni di Stefano Donno

Dietro le Stagioni di Francesco Aprile rappresenta la prima uscita editoriale della nuova casa editrice iQdB edizioni  di Stefano Donno (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno).  Il progetto nasce con il placet morale de  “I Quaderni del Bardo”  il marchio editoriale portato avanti ad oggi da Maurizio Leo (1959, poeta, e grande operatore culturale ) e che gestisce ormai da più di vent’anni anche  “Il Bardo”, (direttore responsabile Antonio Tarsi), una rivista dedicata alla cultura tout court, alle tradizioni storico monumentali del Salento, alla poesia.
“Dietro le stagioni rappresenta la costante di Fidia del paradigma mediterraneo, Aprile ha subito il rapporto delle due essenze disuguali della natura e ne ricava una proporzione media ed estrema, per trasformare il patire in agire poetico” Cristiano Caggiula
“Altre tavole fanno le parole, altre pietre // altro rumore, altre parole segnano le mani // la contrada bianca è fumosa di spuma // e chiancato giallo di polvere, dove seguitano // ancora discorsi dismessi, occulti, e persiane // chiuse, sotto i cappotti agita magra resistenza // di carne, di vita. Fiocchi rari di neve, come //pietre preziose si staccano dal ciondolo della //luna, la notte ha occhi bianchi gialli brillanti //accesi, vivi, fra la criniera di un nido e la calca // di un prato. Mille bocche di leone i capelli // gialli sulla tua testa, ma altre accecate mattine // si sfregiano sul mare. Il vento fa i versi dell'amore. // Dopo le rondini, volano alte le nuvole. Ma altre // sono le ragioni e il destino è una lacrima di pizzo //sventolata come freccia di campo nella libertà //del vento.”

Francesco Aprile, poeta, poeta verbo-visivo, critico, nel 2010 ha aderito al movimento letterario New Page, fondato da Francesco S. Dòdaro. Ha fondato il gruppo di ricerca Contrabbando Poetico (2011) e la rivista di critica e linguaggi sperimentali www.utsanga.it   (2014, con Cristiano Caggiula). Nell’ambito dei linguaggi di ricerca sue opere sono archiviate presso istituzioni come il Poetry Library (Londra) e collezioni private, Imago Mundi (Fondazione Benetton). È presente nel volume An Anthology of Asemic Handwriting (2013), e in riviste quali Letteratura e Società, Revista Laboratorio (Universidad Diego Portales, Cile), Infinity’s Kitchen (USA),La Clessidra, Il foglio clandestino, S/V Revue (Lione), Rivista di studi italiani (Toronto).

iQdB edizioni di Stefano Donno  (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo

domenica 21 giugno 2015

Cacciari a Candia per ricordare il filosofo Giovanni Reale

CONSIGLIO - IMPARARE DALLA NON-MODA CON “FASHION HORROR SHOW”



La nuova uscita della collana “Fermati un istante” riflette sull’importanza del gusto nella moda e sull’ardua ricerca di uno stile personale.
È disponibile da maggio 2015 in tutte le librerie “Fashion Horror Show. Delitti estetici in nome della moda”, l’ultimo libro lanciato da Il Leone Verde Edizioni all’interno di “Fermati un istante”, collana che, attraverso testi brevi ma d’impatto, intende aprire uno sguardo nuovo sui fenomeni culturali e sociali contemporanei. “Fashion Horror Show”, firmato dalle emergenti Maurizia e Giulia Pennaroli, sorelle torinesi e autrici del seguito blog TorinoStyle, è dedicato alla moda, una delle grandi ossessioni della società di oggi in cui grande risonanza mediatica viene riservata ai personaggi dello spettacolo e ai nuovi esperti: i fashion blogger. Parte da un intento curioso e inedito “Fashion Horror Show”: anziché soffermarsi sul buongusto e sulle tecniche per mettere a punto un guardaroba perfetto, il libro apre una riflessione sul “brutto” della moda tracciando una piccola e divertente panoramica dei peggiori capi di abbigliamento, di “orrori dell’armadio”, che è comune incontrare per strada e che tutti dovremmo evitare. Analizzando nel dettaglio i diversi “tipi” di rapporto che le persone possono instaurare con la moda, Maurizia e Giulia Pennaroli offrono numerosi e calzanti esempi di “scivoloni”, di cui alcuni celebri, che di certo torneranno utili a chiunque cerchi di scoprire e mettere in atto un proprio stile personale. “Oggi la moda ha perso ogni regola e sono molte le persone che si sentono autorizzate a vestirsi seguendo il proprio estro, incuranti delle occasioni, dei luoghi, del proprio aspetto” commentano le autrici. “Gli orrori che vediamo quotidianamente per strada e in rete ci hanno offerto lo spunto per questa piccola raccolta di delitti commessi in nome della moda”.

mercoledì 17 giugno 2015

Intervista a Giovanni Reale

CONSIGLIO - GESTIRE LA SCORTESIA LINGUISTICA CON “MODERA I TONI”. Il nuovo libro della collana “Fermati un istante” è dedicato alla comunicazione digitale fra colleghi e amici



E’ arrivato in libreria da maggio 2015 “Modera i toni”, l’ultimo testo lanciato da Il Leone Verde Edizioni nell’ambito di “Fermati un istante”, collana che con un taglio agile e arguto intende riflettere su molteplici fenomeni della contemporaneità. Michele Razzetti, giovane giornalista ed esperto di comunicazione, firma questo libro dedicato alla rilevanza che i comportamenti linguistici hanno sulla comunicazione digitale interpersonale, sia sul luogo di lavoro che nella sfera del privato. Spaziando dalla pertinenza lessicale e dal tono che deve essere tenuto nelle comunicazioni professionali alla straordinaria varietà di linguaggi, testuali e visivi, che vengono mixati negli strumenti di interazione informale come WhatsApp, Razzetti traccia una mappa breve ma puntuale delle modalità con cui le persone, attraverso le scelte linguistiche, possono determinare il successo – o l’insuccesso – delle loro comunicazioni quotidiane sulla Rete. Con un approccio sperimentale che tiene conto tanto delle scienze del linguaggio quanto della sociologia dei comportamenti, “Modera i toni” aiuta a comprendere perché alcune scelte comunicative risultano inappropriate e provocano situazioni spiacevoli. “Modera i toni parla del linguaggio digitale che per diverse ragioni è in grado di risultare inappropriato” spiega Razzetti. “Questo breve libro non offre vademecum e non si propone come uno studio o un saggio accademico; è piuttosto un insieme di osservazioni critiche che intende indurre i propri lettori a riflettere sul come comunichiamo tutti i giorni attraverso i dispositivi elettronici e suggerire la potenziale inadeguatezza di alcune scelte linguistiche”. Ricorrendo con frequenza ad aneddoti o esempi della quotidianità, “Modera i toni” offre molte osservazioni utili e divertenti che aiutano a calibrare le molteplici facce della comunicazione interpersonale, mantenendo l’approccio smart che caratterizza “Fermati un istante”, collana nata per incontrare le esigenze del lettore di oggi, desideroso di sperimentare punti di vista inediti e di trovare soluzioni veloci e argute alle piccole complicazioni della vita sociale.

“Modera i toni” è in tutte le librerie italiane, e acquistabile online all’indirizzo

domenica 14 giugno 2015

CONSIGLIO ANTEPRIMA - Planctus di Laura Liberale (Meridiano Zero). In uscita il 26 giungo 2015



Un addetto alle pubbliche relazioni fresco di licenziamento si reinventa come terapista sui generis. Mette in piedi un gruppo di psicodramma analitico formato da quattro individui accomunati da una mancata elaborazione del lutto e prontamente ribattezzati: la Gotica, il Sopravvissuto, la Maliarda, la Vulnerata. La Gotica è una cinica diciassettenne dark che odia i vicini di appartamento. Il Sopravvissuto un anziano che continua a fare i conti con lo spettro del fratello morto alla nascita e col suicidio materno. La Maliarda deve affrontare la dipartita prematura del figlio poeta. La Vulnerata è alle prese con un lutto da abbandono amoroso. Tra pseudo-terapia interna nello scantinato di una fiorente impresa di onoranze funebri, comparsate esterne in cimiteri di provincia e laghetti di pesca sportiva in cui vedere annegare spregevoli etilisti, tra messinscene amorose del passato e corsi di astrologia e di riequilibrio energetico, il gruppo affronterà, con esiti fra il drammatico e il grottesco, scheletri familiari e personali, conflitti antichi e nuovi in un insolito scenario di preficazione 2.0.

Laura Liberale Studiosa di Religioni e Filosofie dell’India, è Dottore di ricerca in Studi Indologici. Dal 2006 tiene corsi e seminari di scrittura creativa. Nel 2009 ha pubblicato il romanzo Tanatoparty (Meridiano Zero) e la silloge poetica Sari, poesie per la figlia (d’if); nel 2011, la raccolta di poesie Ballabile terreo (d’if) e il romanzo Madreferro. Saga familiare minima (Perdisa Editore). È tra gli autori di Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi 2012).

venerdì 12 giugno 2015

La Storia siamo noi - Francesco De Gregori

CONSIGLIO - ZUPPA DI CUORI - SALVATORE ZEOLA (PENDRAGON EDIZIONI)

Guenda è la classica donna ansia e sapone. La sua esistenza è insipida e monotona come le zuppe prodotte nell’azienda di surgelati in cui lavora. Anche la sua eterna relazione con il paleolitico Ray manca di sale. Tutto però è destinato a cambiare quando, a causa della sindrome bipolare di cui soffre, la sua vita è sconvolta da un alter ego che prende letteralmente possesso della sua personalità: la signorina Bietti. La nuova arrivata rappresenta tutto ciò che Guenda non è mai stata: spregiudicata, sicura, disinvolta e priva di freni inibitori.Un vero e proprio ciclone che stravolgerà tutti gli ingredientidella sua quotidianità, trasformandoli in un mix esplosivo, un menu in cui lei stessa rischia di diventare la portata finale… Un romanzo spassoso, dissacrante e ironico degno della miglior tradizione del chick-lit anglosassone.

Salvatore Zeola, classe 1985, lavora e vive a Bologna. Comunicativo ed estroverso, approda in tv a soli sedici anni su Italia 1 al fianco di Ambra Angiolini nella trasmissione pomeridiana L’Assemblea. Seguono le conduzioni radiofoniche e le collaborazioni redazionali con blog, riviste specializzate e siti di settore, tra cui Vogue.it. Zuppa di Cuori è il suo primo romanzo, non-ché l’ultima avventura in cui ha deciso di lanciarsi.

mercoledì 10 giugno 2015

Franco Battiato - Povera patria

CONSIGLIO - Storia delle Crociate di Francesco Cognasso dal 2 luglio in libreria per Odoya



All’appello che nel 1095 Urbano II rivolse da Piacenza agli italiani e da Clermont ai francesi, risposero entusiasti principi, vassalli, scudieri e ribaldi. Salvare la cristianità dalla più barbara e fanatica ondata musulmana, riportare i cristiani d’Oriente alla fratellanza con i cristiani d’Occidente, ricreare un unico ovile sotto un unico pastore: questo era il programma bandito da Gregorio VII e in seguito dal suo successore Urbano II. La società europea si stava organizzando attorno a Roma papale, erede e continuatrice di Roma imperiale; un nome, Gerusalemme, rappresentava per tutti il simbolo del grande programma.
La liberazione del Santo Sepolcro significava la sintesi di tutta una fede, di una vita di dedizione e abnegazione. Nel corso dei decenni, con le loro passioni, gli egoismi e le cupidigie, papi e principi corruppero questi ideali di rinnovamento ma crearono la storia dell’Europa medievale e moderna. Le crociate, quindi, non furono soltanto un episodio di fanatismo sterile e di avidità grossolana, ma rappresentarono anche la realizzazione, spesso distorta, di alti pensieri, di nobili sentimenti vissuti non solo da aristocrazie feudali o sacerdotali, ma da popoli interi. Francesco Cognasso, uno dei maggiori storici italiani e dei massimi esperti del periodo, ha scritto su questo vasto argomento un’opera definitiva e insuperata, sulla base di una rigorosa documentazione e di una complessa indagine analitica, ricca di notazioni di estremo interesse per il lettore che osserva svolgersi sotto i propri occhi un grandioso, splendente affresco storico. Letteratura, arte ed economia in Europa portarono e portano l’impronta dei sacrifici fatti in nome di Gerusalemme, del Sepolcro di Cristo.

Francesco Cognasso (1886-1986) è stato uno dei maggiori storici italiani. Professore di Storia medievale presso l’Università di Torino, preside della facoltà di Magistero di Torino dove insegnava Storia moderna. Dichiarato professore emerito. Tra il 1930 e il 1934 direttore della Rivista storica italiana, presidente della Deputazione Subalpina di Storia Patria, direttore del Bollettino storico-bibliografico subalpino e consigliere del Centro italiano di studi sull’Alto Medioevo. Socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, presidente della Mostra storica organizzata in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia, nel 1961. La città di Torino gli ha intitolato una biblioteca civica.

martedì 9 giugno 2015

CONSIGLIO - Questa vita. Conoscerla, nutrirla, proteggerla di Vito Mancuso (Garzanti Libri)



La vita è un immenso oceano che ci contiene e ci scuote con il continuo movimento delle sue onde, sempre inafferrabile, impossibile da fissare. Ma da dove viene, e quale logica la muove? Vito Mancuso risale alle origini della nascita e dell'evoluzione di questa vita sulla Terra, proponendo una visione della natura che non procede solo per mutazioni casuali e per egoistiche selezioni competitive, ma è soprattutto il frutto di una continua armoniosa aggregazione il cui senso intrinseco è il bene. Da questa visione "drammaticamente ottimista" in cui la nostra esistenza può sussistere solo in relazione con quella degli altri viventi, Mancuso recupera magistralmente la possibilità di una rinnovata analogia tra uomo e mondo. Ne nasce un'etica della nutrizione e dell'ecologia capace di purificare il nostro corpo, meglio proteggere e custodire il pianeta, offrirci criteri per un consapevole esercizio della libertà. In questa prospettiva il valore di un essere umano non dipende da ciò che ha o che sa, ma da quanto riesce a mettersi al servizio di qualcosa di più grande di sé: dalla sua capacità di aprirsi all'altro, di abbracciare, di amare. È la nuova visione del mondo di cui questa vita ha urgente bisogno per tornare a fiorire.