Il blog dell'Alveare a cura di Ada Fiore
(idee, contributi, azioni, progetti per un altro genere dilotta)
martedì 30 giugno 2015
giovedì 25 giugno 2015
CONSIGLIO - Dietro le Stagioni di Francesco Aprile (iQdB edizioni di Stefano Donno
Dietro le Stagioni di
Francesco Aprile rappresenta la prima uscita editoriale della nuova casa
editrice iQdB edizioni di Stefano Donno
(I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). Il progetto nasce con il placet morale
de “I Quaderni del Bardo” il marchio editoriale portato avanti ad oggi
da Maurizio Leo (1959, poeta, e grande operatore culturale ) e che gestisce
ormai da più di vent’anni anche “Il
Bardo”, (direttore responsabile Antonio Tarsi), una rivista dedicata alla
cultura tout court, alle tradizioni storico monumentali del Salento, alla
poesia.
“Dietro le stagioni
rappresenta la costante di Fidia del paradigma mediterraneo, Aprile ha subito
il rapporto delle due essenze disuguali della natura e ne ricava una
proporzione media ed estrema, per trasformare il patire in agire poetico”
Cristiano Caggiula
“Altre tavole fanno le
parole, altre pietre // altro rumore, altre parole segnano le mani // la
contrada bianca è fumosa di spuma // e chiancato giallo di polvere, dove
seguitano // ancora discorsi dismessi, occulti, e persiane // chiuse, sotto i
cappotti agita magra resistenza // di carne, di vita. Fiocchi rari di neve,
come //pietre preziose si staccano dal ciondolo della //luna, la notte ha occhi
bianchi gialli brillanti //accesi, vivi, fra la criniera di un nido e la calca
// di un prato. Mille bocche di leone i capelli // gialli sulla tua testa, ma
altre accecate mattine // si sfregiano sul mare. Il vento fa i versi dell'amore.
// Dopo le rondini, volano alte le nuvole. Ma altre // sono le ragioni e il
destino è una lacrima di pizzo //sventolata come freccia di campo nella libertà
//del vento.”
Francesco
Aprile, poeta, poeta verbo-visivo, critico, nel 2010 ha
aderito al movimento letterario New Page, fondato da Francesco S. Dòdaro. Ha
fondato il gruppo di ricerca Contrabbando Poetico (2011) e la rivista di
critica e linguaggi sperimentali www.utsanga.it (2014, con Cristiano Caggiula). Nell’ambito
dei linguaggi di ricerca sue opere sono archiviate presso istituzioni come il
Poetry Library (Londra) e collezioni private, Imago Mundi (Fondazione
Benetton). È presente nel volume An Anthology of Asemic Handwriting (2013), e
in riviste quali Letteratura e Società, Revista Laboratorio (Universidad Diego
Portales, Cile), Infinity’s Kitchen (USA),La Clessidra, Il foglio clandestino,
S/V Revue (Lione), Rivista di studi italiani (Toronto).
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni
di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro
Marino
Social Media
Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo
mercoledì 24 giugno 2015
domenica 21 giugno 2015
CONSIGLIO - IMPARARE DALLA NON-MODA CON “FASHION HORROR SHOW”
La nuova uscita della collana “Fermati un istante”
riflette sull’importanza del gusto nella moda e sull’ardua ricerca di uno stile
personale.
È disponibile da maggio 2015 in tutte le librerie
“Fashion Horror Show. Delitti estetici in nome della moda”, l’ultimo libro
lanciato da Il Leone Verde Edizioni all’interno di “Fermati un istante”,
collana che, attraverso testi brevi ma d’impatto, intende aprire uno sguardo
nuovo sui fenomeni culturali e sociali contemporanei. “Fashion Horror Show”,
firmato dalle emergenti Maurizia e Giulia Pennaroli, sorelle torinesi e autrici
del seguito blog TorinoStyle, è dedicato alla moda, una delle grandi ossessioni
della società di oggi in cui grande risonanza mediatica viene riservata ai
personaggi dello spettacolo e ai nuovi esperti: i fashion blogger. Parte da un
intento curioso e inedito “Fashion Horror Show”: anziché soffermarsi sul
buongusto e sulle tecniche per mettere a punto un guardaroba perfetto, il libro
apre una riflessione sul “brutto” della moda tracciando una piccola e
divertente panoramica dei peggiori capi di abbigliamento, di “orrori
dell’armadio”, che è comune incontrare per strada e che tutti dovremmo evitare.
Analizzando nel dettaglio i diversi “tipi” di rapporto che le persone possono
instaurare con la moda, Maurizia e Giulia Pennaroli offrono numerosi e calzanti
esempi di “scivoloni”, di cui alcuni celebri, che di certo torneranno utili a
chiunque cerchi di scoprire e mettere in atto un proprio stile personale. “Oggi
la moda ha perso ogni regola e sono molte le persone che si sentono autorizzate
a vestirsi seguendo il proprio estro, incuranti delle occasioni, dei luoghi,
del proprio aspetto” commentano le autrici. “Gli orrori che vediamo
quotidianamente per strada e in rete ci hanno offerto lo spunto per questa
piccola raccolta di delitti commessi in nome della moda”.
venerdì 19 giugno 2015
mercoledì 17 giugno 2015
CONSIGLIO - GESTIRE LA SCORTESIA LINGUISTICA CON “MODERA I TONI”. Il nuovo libro della collana “Fermati un istante” è dedicato alla comunicazione digitale fra colleghi e amici
E’ arrivato in libreria
da maggio 2015 “Modera i toni”, l’ultimo testo lanciato da Il Leone Verde
Edizioni nell’ambito di “Fermati un istante”, collana che con un taglio agile e
arguto intende riflettere su molteplici fenomeni della contemporaneità. Michele
Razzetti, giovane giornalista ed esperto di comunicazione, firma questo libro
dedicato alla rilevanza che i comportamenti linguistici hanno sulla
comunicazione digitale interpersonale, sia sul luogo di lavoro che nella sfera
del privato. Spaziando dalla pertinenza lessicale e dal tono che deve essere
tenuto nelle comunicazioni professionali alla straordinaria varietà di
linguaggi, testuali e visivi, che vengono mixati negli strumenti di interazione
informale come WhatsApp, Razzetti traccia una mappa breve ma puntuale delle
modalità con cui le persone, attraverso le scelte linguistiche, possono
determinare il successo – o l’insuccesso – delle loro comunicazioni quotidiane
sulla Rete. Con un approccio sperimentale che tiene conto tanto delle scienze
del linguaggio quanto della sociologia dei comportamenti, “Modera i toni” aiuta
a comprendere perché alcune scelte comunicative risultano inappropriate e provocano
situazioni spiacevoli. “Modera i toni parla del linguaggio digitale che per
diverse ragioni è in grado di risultare inappropriato” spiega Razzetti. “Questo
breve libro non offre vademecum e non si propone come uno studio o un saggio
accademico; è piuttosto un insieme di osservazioni critiche che intende indurre
i propri lettori a riflettere sul come comunichiamo tutti i giorni attraverso i
dispositivi elettronici e suggerire la potenziale inadeguatezza di alcune
scelte linguistiche”. Ricorrendo con frequenza ad aneddoti o esempi della
quotidianità, “Modera i toni” offre molte osservazioni utili e divertenti che
aiutano a calibrare le molteplici facce della comunicazione interpersonale,
mantenendo l’approccio smart che caratterizza “Fermati un istante”, collana
nata per incontrare le esigenze del lettore di oggi, desideroso di sperimentare
punti di vista inediti e di trovare soluzioni veloci e argute alle piccole
complicazioni della vita sociale.
“Modera i toni” è in
tutte le librerie italiane, e acquistabile online all’indirizzo
martedì 16 giugno 2015
lunedì 15 giugno 2015
domenica 14 giugno 2015
CONSIGLIO ANTEPRIMA - Planctus di Laura Liberale (Meridiano Zero). In uscita il 26 giungo 2015
Un
addetto alle pubbliche relazioni fresco di licenziamento si reinventa come
terapista sui generis. Mette in piedi un gruppo di psicodramma analitico
formato da quattro individui accomunati da una mancata elaborazione del lutto e
prontamente ribattezzati: la Gotica, il Sopravvissuto, la Maliarda, la
Vulnerata. La Gotica è una cinica diciassettenne dark che odia i vicini di
appartamento. Il Sopravvissuto un anziano che continua a fare i conti con lo
spettro del fratello morto alla nascita e col suicidio materno. La Maliarda
deve affrontare la dipartita prematura del figlio poeta. La Vulnerata è alle
prese con un lutto da abbandono amoroso. Tra pseudo-terapia interna nello
scantinato di una fiorente impresa di onoranze funebri, comparsate esterne in
cimiteri di provincia e laghetti di pesca sportiva in cui vedere annegare
spregevoli etilisti, tra messinscene amorose del passato e corsi di astrologia
e di riequilibrio energetico, il gruppo affronterà, con esiti fra il drammatico
e il grottesco, scheletri familiari e personali, conflitti antichi e nuovi in
un insolito scenario di preficazione 2.0.
Laura
Liberale Studiosa di Religioni e Filosofie dell’India, è Dottore di ricerca in
Studi Indologici. Dal 2006 tiene corsi e seminari di scrittura creativa. Nel
2009 ha pubblicato il romanzo Tanatoparty (Meridiano Zero) e la silloge poetica
Sari, poesie per la figlia (d’if); nel 2011, la raccolta di poesie Ballabile
terreo (d’if) e il romanzo Madreferro. Saga familiare minima (Perdisa Editore).
È tra gli autori di Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi 2012).
venerdì 12 giugno 2015
CONSIGLIO - ZUPPA DI CUORI - SALVATORE ZEOLA (PENDRAGON EDIZIONI)
Guenda è
la classica donna ansia e sapone. La sua esistenza è insipida e
monotona come le zuppe prodotte nell’azienda di surgelati in cui lavora.
Anche la sua eterna relazione con il paleolitico Ray manca di sale.
Tutto però è destinato a cambiare quando, a causa della sindrome
bipolare di cui soffre, la sua vita è sconvolta da un alter ego che
prende letteralmente possesso della sua personalità: la signorina
Bietti. La nuova arrivata rappresenta
tutto ciò che Guenda non è mai stata: spregiudicata, sicura, disinvolta e
priva di freni inibitori.Un vero e proprio ciclone che stravolgerà
tutti gli ingredientidella sua quotidianità, trasformandoli in un mix
esplosivo, un menu in cui lei stessa rischia di diventare la portata
finale… Un romanzo spassoso, dissacrante e ironico degno della miglior
tradizione del chick-lit anglosassone.
Salvatore Zeola, classe 1985, lavora e vive a Bologna. Comunicativo ed estroverso, approda in tv a soli sedici anni su Italia 1 al fianco di Ambra Angiolini nella trasmissione pomeridiana L’Assemblea. Seguono le conduzioni radiofoniche e le collaborazioni redazionali con blog, riviste specializzate e siti di settore, tra cui Vogue.it. Zuppa di Cuori è il suo primo romanzo, non-ché l’ultima avventura in cui ha deciso di lanciarsi.
giovedì 11 giugno 2015
mercoledì 10 giugno 2015
CONSIGLIO - Storia delle Crociate di Francesco Cognasso dal 2 luglio in libreria per Odoya
All’appello che nel
1095 Urbano II rivolse da Piacenza agli italiani e da Clermont ai francesi,
risposero entusiasti principi, vassalli, scudieri e ribaldi. Salvare la
cristianità dalla più barbara e fanatica ondata musulmana, riportare i
cristiani d’Oriente alla fratellanza con i cristiani d’Occidente, ricreare un
unico ovile sotto un unico pastore: questo era il programma bandito da Gregorio
VII e in seguito dal suo successore Urbano II. La società europea si stava
organizzando attorno a Roma papale, erede e continuatrice di Roma imperiale; un
nome, Gerusalemme, rappresentava per tutti il simbolo del grande programma.
La liberazione del
Santo Sepolcro significava la sintesi di tutta una fede, di una vita di
dedizione e abnegazione. Nel corso dei decenni, con le loro passioni, gli
egoismi e le cupidigie, papi e principi corruppero questi ideali di
rinnovamento ma crearono la storia dell’Europa medievale e moderna. Le
crociate, quindi, non furono soltanto un episodio di fanatismo sterile e di
avidità grossolana, ma rappresentarono anche la realizzazione, spesso distorta,
di alti pensieri, di nobili sentimenti vissuti non solo da aristocrazie feudali
o sacerdotali, ma da popoli interi. Francesco Cognasso, uno dei maggiori
storici italiani e dei massimi esperti del periodo, ha scritto su questo vasto
argomento un’opera definitiva e insuperata, sulla base di una rigorosa
documentazione e di una complessa indagine analitica, ricca di notazioni di
estremo interesse per il lettore che osserva svolgersi sotto i propri occhi un
grandioso, splendente affresco storico. Letteratura, arte ed economia in Europa
portarono e portano l’impronta dei sacrifici fatti in nome di Gerusalemme, del
Sepolcro di Cristo.
Francesco
Cognasso (1886-1986)
è stato uno dei maggiori storici italiani. Professore di Storia medievale
presso l’Università di Torino, preside della facoltà di Magistero di Torino
dove insegnava Storia moderna. Dichiarato professore emerito. Tra il 1930 e il
1934 direttore della Rivista storica italiana, presidente della Deputazione
Subalpina di Storia Patria, direttore del Bollettino storico-bibliografico
subalpino e consigliere del Centro italiano di studi sull’Alto Medioevo. Socio
dell’Accademia delle Scienze di Torino, socio nazionale dell’Accademia dei
Lincei, presidente della Mostra storica organizzata in occasione del Centenario
dell’Unità d’Italia, nel 1961. La città di Torino gli ha intitolato una
biblioteca civica.
martedì 9 giugno 2015
CONSIGLIO - Questa vita. Conoscerla, nutrirla, proteggerla di Vito Mancuso (Garzanti Libri)
La vita è un immenso
oceano che ci contiene e ci scuote con il continuo movimento delle sue onde,
sempre inafferrabile, impossibile da fissare. Ma da dove viene, e quale logica
la muove? Vito Mancuso risale alle origini della nascita e dell'evoluzione di questa
vita sulla Terra, proponendo una visione della natura che non procede solo per
mutazioni casuali e per egoistiche selezioni competitive, ma è soprattutto il
frutto di una continua armoniosa aggregazione il cui senso intrinseco è il
bene. Da questa visione "drammaticamente ottimista" in cui la nostra
esistenza può sussistere solo in relazione con quella degli altri viventi,
Mancuso recupera magistralmente la possibilità di una rinnovata analogia tra
uomo e mondo. Ne nasce un'etica della nutrizione e dell'ecologia capace di
purificare il nostro corpo, meglio proteggere e custodire il pianeta, offrirci
criteri per un consapevole esercizio della libertà. In questa prospettiva il
valore di un essere umano non dipende da ciò che ha o che sa, ma da quanto riesce
a mettersi al servizio di qualcosa di più grande di sé: dalla sua capacità di
aprirsi all'altro, di abbracciare, di amare. È la nuova visione del mondo di
cui questa vita ha urgente bisogno per tornare a fiorire.
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