Dal rituale
mediterraneo del tarantismo – con i suoi suoni, i corpi, la minaccia di un
ragno che avvelena dentro – al rituale bibliografico: la rassegna di un
migliaio di voci della letteratura sul fenomeno, dal 1945 al maggio 2006.
Undici sezioni che attraverso le più diverse prospettive (l’antropologia e la
psichiatria, l’etnomusicologia e lo studio del mito, il dibattito identitario,
la storia, la letteratura…) ripercorrono l’inesauribile discorso sul
tarantismo, dal Salento alla Sardegna fino alla Spagna, fra libri, atti di
convegni, articoli, dischi. Con saggi introduttivi, bibliografia ragionata e
diacronica, appendici sulla documentazione video, i materiali sonori, le
risorse sul web: un essenziale strumento critico per la ricerca, la raccolta,
la discussione.
Gabriele Mina è
insegnante e ricercatore. Si è occupato principalmente dei temi del tarantismo,
del digiuno, della mostruosità. Per Besa ha pubblicato Il morso della
differenza. Antologia del dibattito sul tarantismo fra il XIV e il XVI secolo
(2000) e due interventi in Wilhelm Katner, L'enigma del tarantismo (2002) e
José Gil, Mostri (2003).
Sergio Torsello è stato
giornalista pubblicista. Ha collaborato alle pagine culturali del “Nuovo Quotidiano di
Puglia”. Studioso di storia locale e tradizioni popolari, è stato membro della
Società di Storia Patria per la Puglia (sez. di Maglie-Otranto) e responsabile
delle attività editoriali e di ricerca dell’Istituto “Diego Carpitella” di
Melpignano (LE). Nel campo degli studi sul tarantismo è stato tra i curatori
del memoriale di Luigi Stifani Io al santo ci credo (Aramirè, 2000) e della
raccolta di saggi Il ritmo meridiano (Aramirè, 2002).
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