giovedì 7 maggio 2015

ADA FIORE. UN ALTRO GENERE DI LOTTA: LETTERA APERTA ALLE DONNE DI PUGLIA!



Carissime,
sappiamo tutte che le generazioni di donne venute prima di noi, ci hanno permesso di ottenere libertà, e diritti che fino a un secolo fa potevamo solo immaginare.  Sono passati circa vent’anni da quando migliaia di attivisti, politici, e capi di stato si sono riuniti a Pechino per la IV Conferenza mondiale sulle donne: dove si è parlato di pari dignità, di come permettere alla donna di vivere una vita piena e dignitosa. Nel giugno 2014, il nostro  governo ha inviato il suo rapporto ufficiale 2009-2014 all'Onu: la realtà della condizione femminile è ancora in fase di riscrittura … forse deve essere pensata secondo punti di vista differenti, altri, nuovi. Certo le donne oggi sono maggiormente coinvolte politicamente, sono ai vertici di aziende quotate in borsa, ma nonostante questo le condizioni di vita delle donne in Italia non migliora: vi sono disuguaglianze nell'accesso al lavoro tra donne e uomini (fattore nell’ultimo quinquennio accentuatosi considerevolmente); nel febbraio  dello scorso anno risultava occupato solo il 46,6% delle donne, contro il 64% degli uomini. Accanto ad una crisi economica crescente e le difficoltà occupazionali che ne derivano, la donna è ancora protagonista di retaggi culturali sorpassati che la vede come la sola responsabile della cura dell'infanzia, degli anziani e della famiglia.  Rasenta la soglia dell’ “invisibilità”  l’azione politica di prevenzione dei maltrattamenti sulle donne fuori e dentro l’ambito domestico, le discriminazioni a sfondo sessista, costante a tutt’oggi  la presenza di innumerevoli lacune sul piano della politica del welfare in quote rosa, circa l’istruzione, l’inserimento nel mondo del lavoro e della sanità: si fa sentire forte ad esempio l’allarme rappresentato dalla diminuzione della speranza di vita delle donne (notoriamente superiore a quella degli uomini). Ora se volgiamo lo sguardo ai risultati raggiunti circa i diritti delle donne negli ultimi 100 anni, non possiamo dire che i miglioramenti non si siano ottenuti. Ma è necessario fare altro e insieme qualcosa di più. Questa mia mail è rivolta a voi, alle donne di oggi della Puglia, che proprio come me e voi sono sempre di più multitasking: studiano, lavorano, pensano alla famiglia, ai genitori, ai figli e alle loro esigenze, si occupano della loro azienda, della loro associazioni insomma cercano su più livelli di essere questo e molto altro tentando quotidianamente di mandare a incastro ogni cosa, con grande e ammirevole impegno, con dedizione e sacrificio encomiabili. Vi scrivo per condividere la possibilità di aiutarmi ad aiutarvi, di pensare insieme e a piccoli passi un modo per rendere più agevole, fluido e meno complesso e difficile il quotidiano dell’essere una donna di oggi. Ho scelto di candidarmi in queste elezioni regionali perché sono convinta che un altro genere di lotta sia possibile. E che in questa lotta ad una politica per la donna e con la donna sia possibile proprio con l’apporto e il sostegno di tutte voi. Costruite con me la possibilità di essere un alto genere di donna e tutto quello che desiderate per vivere ogni giorno una vita degna di chiamarsi tale, che attraverso un costante dialogo tra le istituzioni e voi, possa permettervi di essere una donna in grado di pensare ai propri obblighi e impegni, alle proprie responsabilità e magari avere l’opportunità di coltivare qualche sogno in più. Costruite con me un altro genere di lotta, mandandomi le vostre idee, proposte, suggerimenti: ditemelo  ed io insieme a voi potremo realizzarlo.  Il vostro voto, quello delle vostre amiche, delle vostre datrici di lavoro, delle vostre colleghe, può fare la differenza. Costruite con me un altro genere di lotta

Vi abbraccio tutte

Ada

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