lunedì 11 maggio 2015

LETTERA AGLI AUTORI E ALLE AUTRICI DI PUGLIA PER UN ALTRO GENERE DI LOTTA!



Carissimi autori e autrici di Puglia, vi scrivo in un momento difficile sotto tutti i punti di vista: politico, economico, sociale. Ma come sapete accanto a queste problematiche sento di dover condividere con voi anche un mio sentimento di disagio (che penso stiate avvertendo pure voi) rispetto alla deriva culturale in cui ci troviamo. E lo voglio fare, perché oltre ad essere stata un rappresentante delle istituzioni (ho da pochi giorni concluso il mio mandato come Sindaco di Corigliano d’Otranto), sono un’autore e vedo cosa sta accadendo nel mondo dell’editoria e del libro. Non più di qualche giorno fa leggevo sul Corriere della Sera, che il declino dell’editoria in Italia, non è da attribuirsi ad un’avanzata degli ebook, quindi dell’editoria digitale; non è da attribuirsi ad una superproduzione editoriale che disorienta il pubblico dei lettori anche di quelli più forti; non è da attribuirsi al fatto che date le condizioni economiche  in cui si trovano a vivere le persone, il libro è un bene di extra-lusso … non è da attribuirsi a nulla di tutto questo! L’articolo diceva che il mercato dell’editoria è in crisi perché gli italiani leggono in maniera massiva una cosa in particolare: i post di facebook e twitter! Da non crederci. E il buon vecchio libro? E il piacere di ritagliarsi quell’oretta per leggere e viaggiare con la fantasia, per riflettere, pensare? Che diavolo di fine hanno fatto tutte queste cose?!

L’impegno creativo e intellettuale degli autori, i sacrifici degli editori (non di quelli a pagamento perché poi li si dovrebbe definire tipografi), delle librerie, scavalcati da un serpeggiante  ed effimero voyeurismo di massa. Non condanno la comunicazione social, anzi penso che oggi sia uno strumento di diffusione del sapere enorme. Ma ritengo che qualcosa sul piano culturale è andato storto … Se guardo al Salento ad esempio vedo che è l’unica regione d’Italia ad avere la più alta densità di case editrici, e di autori. Si tratta dunque di un patrimonio che va valorizzato, gestito, potenziato, coordinato. E so, perché lo vivo sulla mia pelle, che il lavoro di librerie, locali fiere del libro, rassegne e case editrici non basta. Occorre creare una sinergia proficua, produttiva anche di un possibile indotto economico, tra istituzioni, associazioni, editori, autori e comunità europea. Per realizzare insomma incroci, conoscenza e momenti di incontro per portare a conoscenza anche di altre geografie (italiane e perché no europee) quello che si scrive, si produce, si realizza da queste parti. Avendo scelto di candidarmi in Puglia per queste elezioni regionali 2015, vi scrivo per chiedervi non solo il voto (sarebbe ben poca cosa), ma un impegno vostro e dei vostri cari, e dei vostri amici che amano la cultura, amano il libro, amano l’impegno intellettuale a sostenermi in questa difficile avventura elettorale. Una fiducia che sarà ripagata con il mio impegno perché tutto quello che ruota attorno al libro in Puglia non sia marginale, non sia solo una voce trascurabile nell’agenda di governo nella nostra regione,  ma motore di sviluppo,  economia e perché no occupazione. Vi chiedo di essere con me impegnati in un altro genere di lotta!!! 

Vi abbraccio 
Ada

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