Chi ha il potere in una
città di meno di 100 mila abitanti, collocata nell'estremo Sud d'Italia, con
una recente notorietà legata all'arte, alla cultura e al turismo? Come si
muovono i politici, i liberi professionisti, i mezzi di comunicazione, le
grandi famiglie, le burocrazie locali, le massonerie e i cittadini comuni? Si
tratta di un tema particolarmente complesso, sia per le sue molte implicazioni
teoriche, sia per le difficoltà metodologiche legate alla sua investigazione
empirica. I diversi saggi del volume, frutto del lavoro di un'equipe formata da
sociologi dell'Università del Salento, prendono in considerazione molte delle
dimensioni del potere cittadino, fornendo un'ampia interpretazione del modo in
cui il potere viene percepito e socialmente rappresentato in un ambiente di
provincia. Il quadro interpretativo individuato per spiegare il potere a Lecce
è quello del salotto invisibile: luogo al contempo ideale e reale, in cui si
attivano meccanismi di apertura e chiusura e al cui interno viene definita la
posta in gioco del potere. Il salotto invisibile è il terzo volume della
pluriennale ricerca intitolata Enciclopedia di Smallville, denominazione che
riconosce in Lecce il carattere universale di piccola città di provincia e che
ne orienta l'osservazione sociologica. In precedenza, l'equipe di Smallville ha
pubblicato, sempre per i tipi di Besa, Descrizione di una campagna elettorale
(2008), dedicato alle elezioni comunali del 2007 e Separati in casa (2010), sul
rapporto tra la città e la sua università.
Valentina Cremonesini
(1972), è ricercatrice di Sociologia e insegna Sociologia Generale e Teorie
sociologiche contemporanee nell’Università del Salento. Si occupa
prevalentemente di potere, controllo sociale e rappresentazioni dell’identità.
Tra i suoi lavori, Il potere degli oggetti. Il marketing come dispositivo di
controllo sociale (Angeli, 2006) e Città e Potere. Per un‘analisi foucaultiana
dello spazio urbano (Besa, 2011).
Stefano Cristante
(1961), insegna Sociologia della comunicazione all'Università del Salento, dove
ha fondato l'Osservatorio di Comunicazione Politica. Ha scritto, tra gli altri,
Potere e comunicazione (Liguori, 1999-2004), Azzardo e conflitto (Manni, 2001),
Media Philosophy (Liguori, 2005), Comunicazione (è) politica (Bepress, 2009),
Prima dei mass media (Egea 2011). Dirige la rivista on line H-ermes, Journal of Communication.
Mariano Longo (1965),
insegna Sociologia e Metodologia e tecniche qualitative per la ricerca sociale
presso l'Università del Salento. Tra le sue pubblicazioni L’ambivalenza della
modernità. La sociologia tra disincanto e reincanto (Manni, 2005); Il sociologo
e i racconti.
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