Nella rivisitazione di
Mario Mello, fatta di scavo interiore e documenti minimi, solitamente
trascurati, il paese natio, e con esso il Salento dei nostri nonni, sembra
rivivere. Artigiani, contadini, venditori ambulanti, uomini e donne del popolo,
che, vociando riempiono le strade e giorno dopo giorno s'inventano la vita,
hanno la consistenza dei personaggi reali e caratteri indimenticabili. Piccoli
eroi del quotidiano, privi di antenati illustri, si contentano dell'emblema dei
loro cento e cento nomignoli, che ne rimarcano l'identità e li consegnano al
ricordo. Nella lunga marcia attraverso anni difficili, affrontata a piedi nudi
e stomacovuoto, appaiono invincibili. Non conoscono la disperazione. Sono
ironici, sanno sorridere e ridere, delle difficoltà, degli altri, di se stessi.
E sanno parlare, persino confrontarsi.
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