giovedì 7 maggio 2015

CONSIGLIO - Se Harry Potter fosse a capo della General Electric. Come diventare un mago della leadership di Tom Morris (Piemme)



Provate a immaginare Harry Potter, il giovane mago più famoso del mondo, con i suoi occhialini tondi, la cicatrice sulla fronte coperta dal ciuffo ben pettinato, in impeccabile completo scuro, nell'ufficio superaccessoriato destinato all'amministratore delegato di una grande azienda. E nell'ufficio a fianco, quello della presidenza, arredato con preziosi e austeri mobili in legno, il professor Albus Silente, preside di Hogwarts. I capelli sono un po' più corti, il look decisamente formale, ma non ci sono dubbi: è proprio lui. Uno scherzo? L'ennesima parodia della saga della Scuola di Magia di Hogwarts? Niente affatto. Tom Morris, il primo professore di filosofia degli Stati Uniti a tenere seguitissime lezioni anche in televisione, prende spunto dai personaggi dei romanzi della Rowling per dare una seducente e godibile visione del concetto di "leadership". Harry e il professor Silente, nel loro mondo, sono due leader assoluti, perché in ogni occasione "fanno quello che è giusto, non quello che è semplice". E le doti cui ricorrono più spesso non sono magiche, ma naturali: coraggio, intelligenza, saggezza, creatività. Così fanno, o dovrebbero fare, i veri leader, in qualsiasi campo. Tra filosofia, sociologia e magia, un libro che, come ha scritto un lettore americano, "ti lascia con la sensazione che il mondo sia assai più bello e più ricco di possibilità di quanto non abbiamo mai osato immaginare".

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