È significativo
rilevare come queste testimonianze siano la cartina al tornasole di una cultura
figurativa tardogotica originale e sostanzialmente autoctona rispetto a quella
di altre aree del Sud Italia, a cominciare da Napoli. "Siamo di fronte
dunque al fiorire di una cultura pittorica essenzialmente 'pugliese', con la
particolarità di non essere, per questo suo aspetto locale, una cultura dagli
esiti qualitativi meno felici, che anzi il livello artistico ne è, non di rado,
elevato". Nel corso di questa ricerca saranno illustrati oltre trenta
esempi di architetture del Salento che, oltre al celeberrimo cantiere di Santa
Caterina d'Alessandria di Galatina (v. infra il saggio di Antonella
Cucciniello), presentano ancora oggi, sia pure in forma frammentaria, isolata o
priva di contesto, decorazioni murali tardogotiche, spesso originariamente
partecipi di un programma iconografico più vasto. Inoltre, almeno sette di
questi edifici contemplano veri cicli pittorici tardogotici".
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